
Le basi scientifiche e culturali come strumenti necessari per vincere ogni tipo di sfida.
L’introduzione di un nuovo modello che assicuri un reale collegamento tra il sistema universitario e la nostra società rappresenta un punto di svolta fondamentale per consentire al nostro Paese di riprendere il suo cammino. Non è un caso, infatti, che le principali economie comunitarie e mondiali dispongono oggi di sistemi universitari efficienti, i quali hanno consentito a quei Paesi di superare le proprie difficoltà interne attraverso lo sviluppo di modelli formativi e produttivi sempre più solidi. La base scientifica e culturale di un Paese ne determina la sua forza, poiché questa consente la formazione di cittadini migliori e, di conseguenza, assicura loro la possibilità di competere nel mercato globale con gli strumenti necessari a vincere ogni tipo di sfida.
La nostra società è in continua evoluzione, e anche l’università deve consentire ai suoi studenti una formazione che fornisca loro tutti gli strumenti necessari per affrontare i cambiamenti che il futuro ci prospetta, tra tutti i cambiamenti dei modelli lavorativi che oggi hanno contribuito a determinare il momento di grave crisi che ci troviamo ad affrontare.
È per queste ragioni che il MoVimento 5 Stelle ritiene necessario implementare la terza missione delle università, attraverso l’interazione tra università e gli altri centri della ricerca e del sapere con la società. L’obiettivo primario è quello di garantire lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, fornendo le competenze adeguate per affrontare al meglio i continui cambiamenti, introducendo un modello di università che contribuisca a migliorare attraverso i singoli territori.
Dagli ultimi dati OCSE appare chiaro come soltanto attraverso lo sviluppo complessivo del suo sistema universitario l’Italia potrà davvero tornare ad essere protagonista. Se infatti la crescita culturale e gli investimenti si concentrano esclusivamente in un determinato territorio saremo sempre limitati da un modello a due velocità, il quale riuscirà a determinare miglioramenti circoscritti a poche realtà.
Per questi motivi, alcune delle misure che il MoVimento intende attuare sono:
- Incentivare il raccordo tra università, centri di ricerca, scuole, enti pubblici e mondo produttivo, anche attraverso il potenziamento di incubatori universitari;
- aumentare e migliorare il coinvolgimento degli atenei nella formazione continua dei cittadini, sempre più importante in un mondo del lavoro in continua e rapida evoluzione;
- coinvolgere le università nella riqualificazione e riconversione professionale in itinere dei lavoratori in attesa di impiego che percepiranno il reddito di cittadinanza, anche attraverso il coordinamento con i centri per l’impiego;
- potenziare e sviluppare in maniera strutturale il dottorato industriale;
- revisionare il sistema della formazione tecnica terziaria, anche attraverso una maggiore sinergia tra le università e gli istituti superiori tecnici e professionali.
Formazione e ricerca devono guidare il nostro Paese per vincere le sfide che oggi ci attendono, riportando l’Italia tra i paesi più importanti del panorama internazionale.